Brevi meditazioni
bibliche
di Paolo Arcangeli
Non è risorto solamente!
Il Signore Cristo Gesù è da molti riconosciuto come colui che… "morì sotto Ponzio Pilato… risuscitò dai morti…ecc.".
Questo è quanto viene insegnato ad ogni persona fin dalla fanciullezza; ciò è
corretto e spiega perché il cristianesimo è diverso da ogni altra religione e
credo da sempre divulgati!
Ma il cristianesimo non è solo questo: la sua realtà e la sua forza risiedono nel fatto che Cristo oltre ad essere morto e resuscitato è oggi vivente e glorificato. Oggi Cristo vive! Nella mente di molti vi è il concetto che Cristo è vissuto ed ha operato nel passato; ma questa verità non è completa se non si accetta la realtà che Egli è oggi ciò che è stato un tempo della sua vita terrena.
Se noi servissimo il Cristo che era e non colui che è oggi, la nostra religione e la nostra fede sarebbe da associarsi alle molte altre che ai nostri giorni imperversano creando confusione nelle persone che ricercano una verità. Queste religioni sono basate su persone che hanno lasciato insegnamenti privi di alcuna forza, perché non sostenuti da alcuna potenza soprannaturale.
Il Signore Gesù è risorto ed è vivente oggi ed Egli ha oggi la stessa potenza ed autorità che aveva durante il suo ministerio terreno; Egli è morto ed è risorto per vivere in eterno. Nel Cristo che noi serviamo non vi è nulla che possa deluderci, Egli può soddisfare ogni richiesta, ogni attesa della nostra anima. Dal momento che Egli vive, prega, guida, protegge chiunque si affida a Lui. Non vi è giorno, momento, ora che Egli non sia amabilmente disposto a sovvenire al bisogno del credente perché quale Sacerdote disposto da Dio è vivente in eterno per sovvenire ad ogni necessità.
Assunto in cielo è alla destra del Padre ed intercede per noi. "Perciò
Egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di Lui si avvicinano a Dio,
dal momento che Egli vive per sempre per intercedere per loro".
Siamo invitati ad accostarci a Lui, il Vivente, quale privilegio
per chi si appropria di questa realtà. Egli vive per intercedere a favore di
coloro che sono Suoi, come promise quando era ancora sulla terra: "Io
prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dati,
perché sono tuoi" (Giovanni 17:9), questa intercessione continuerà nel
cielo fino a quando i Suoi saranno nel mondo.
Egli riconosce le limitazioni dei Suoi e conosce la strategia del
nemico che essi debbono combattere: per costoro è il Buon Pastore che prende
cura delle loro anime. La Sua cura nei confronti di Pietro è la figura del Suo ministerio per noi oggi: "Simone, Simone, ecco,
Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; ma io ho pregato per
te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito,
fortifica i tuoi fratelli" (Luca 22:31,32).
E' vivente per i suoi è nella presenza del Padre. I credenti
possono essere soggetti a peccati che li separano dal Padre privandoli della
Sua comunione, della Sua presenza, della Sua vita, e ciò avviene se essi non
facessero proprio il motivo per cui Cristo Gesù e vivente, e cioè non vanno a
Lui per usufruire della Sua intercessione. In 1 Giovanni 2:1 si legge "…se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il
Padre: Gesù Cristo, il giusto…". Egli è
vivente ed è alla presenza di Dio per noi: "Infatti Cristo non è
entrato in un luogo santissimo fatto da mano d'uomo, figura del vero; ma nel
cielo stesso, per comparire ora alla presenza di Dio per noi" (Ebrei 9:24).
Per il cristiano il peccato può sembrare di poco conto, ma un Dio Santo non lo
considera tale; potrebbero esserci dei peccati segreti, qui sulla terra, ma
sono chiari ed evidenti al cuore di Dio in cielo. Colui che vive accoglie oggi
il peccatore penitente che confessa ed abbandona le sue malefatte, ristorandolo
perché: "… Egli è il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati, e
non soltanto per i nostri ma anche per quelli di tutto il mondo" (1
Giovanni 2:2). Egli è vivente ed è alla destra del Padre nel cielo per
operare nella Sua chiesa che è sulla terra. Una chiesa senza la realtà del
Cristo operante, è simile a qualunque altra organizzazione religiosa, piena di
precetti e buone regole, ma senza vita. Questo non è lo scopo per cui Dio l'ha
costituita.
Grazie a Dio non vi è alcuna differenza tra il primo secolo ed il ventunesimo secolo per Colui che è l'"IO SONO" e che vive nell'eterno presente.
di Paolo Arcangeli
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