Brevi meditazioni bibliche        da Risveglio Pentecostale  

  

                                                                                                           di Angelo Gargano

 

 

 

Ancora un brevissimo tempo

 

            

"Ancora un brevissimo tempo, e colui che ha da venire verrà e non tarderà”

(Ebrei 10:37)

 

 

La chiesa di Gesù Cristo aspetta il ritorno del Signore. La Parola di Dio assicura che “colui che ha da venire verrà e non tarderà”.

Tutto ci dice che il Signore è alle porte, sta per ritornare. Sembra già di udire la tromba, ci pare dio vederlo già in cammino, i nostri cuori palpitano aspettando quel glorioso giorno e meraviglioso evento del suo ritorno.

Il momento è molto vicino. Quando sarà? “A sera, o a mezzanotte, o al cantar del gallo, o la mattina” (Marco 13:25), poco importa.

Ciò che è veramente importante è che Gesù ritorna e noi non possiamo fare altro che unirci allo Spirito Santo e dire: “Amen! Vieni, Signore Gesù!” (Apocalisse 22:20).

Il mondo mette la propria speranza nella politica, nei governi nella società, nelle risorse economiche, giustamente, ci accorgiamo che, puntualmente, queste speranze vengono deluse dagli eventi.

Noi come credenti mettiamo la nostra speranza nel Signore, nel regno glorioso di cui facciamo parte, il cui capo è Dio, il cui governo è sostenuto dal Signore Gesù Cristo.

Cosa ci separa dall’apparizione del Signore Gesù Cristo? Soltanto “ancora un brevissimo tempo”.

Se era considerato “brevissimo” il tempo quando l’epistola agli Ebrei veniva scritta, quanto più adesso a distanza di circa duemila anni, questo tempo è ridotto.

Ma queste quattro parole, “ancora un brevissimo tempo”, parlano alle nostre coscienze, sollecitano la nostra attività, ci fanno comprendere che non abbiamo tempo da perdere, che bisogna fare subito quanto ci viene chiesto dal Signore.

Quando Egli tornerà le porte della grazia saranno chiuse, non ci sarà più possibilità di riconsiderare seriamente la chiamata, il servizio, la testimonianza e tutto quello che ogni credente dovrebbe tenere in debito conto.

Solo “un brevissimo tempo” ci separa dalla gloria e, in questo periodo, è bene fare quello che il Signore ci chiede, vivere con coerenza cristiana i nostri giorni, dare al Signore la gloria.

1)    1)     “Ancora un brevissimo tempo” per servire il Signore.

E’ già abbastanza il tempo che si è perso in cose inutili. Il Signore ci chiama ad un servizio fedele, costante, coraggioso.

Gli anni della giovinezza sono gli anni migliori che possiamo dare al Signore, che possiamo spendere al servizio di colui che ci ha salvato.

Non c’è tempo da perdere! Giovane, impegnati nel servire il Signore. Egli ti chiama a servirlo nei fratelli. Sii uno sprono per loro, un incoraggiamento, una fonte di benedizione.

Richiama a servirlo ancora nel mondo, come luce in mezzo alle tenebre, come sale della terra.

Servire Dio non è qualcosa di mistico, fuori dalla realtà, ma è concretezza verso l’opera di Dio, verso i tuoi fratelli, verso il mondo.

Il Signore ti chiede un servizio sincero ed umile, cosa rispondi?

Verrà il tempo in cui il tuo servizio non potrà più essere reso anche se la tua volontà ti spingerà a farlo.

Verrà il tempo in cui le forze verranno meno, verranno meno le opportunità, verrà meno lo zelo, l’entusiasmo.

Oggi è il tempo in cui bisogna servire il Signore, Oggi è il tempo in cui il Signore ti chiama ad essere strumento nelle sue mani.

Non c’è tempo da perdere, non è assolutamente il caso che ti affanni a guardarti intorno cercando chissà quale ispirazione. I giorni, gli anni volano, non rimane altro che “un brevissimo tempo” da dedicare al servizio del Maestro.

2)    2)     “Ancora un brevissimo tempo” per rendere testimonianza dell’opera di Cristo in te.

Il tuo agire, il tuo parlare, il modo di essere, onorano il Signore? Gli rendono una sana testimonianza?

Tu sei chiamato ad essere luce in questo mondo di tenebre, sei chiamato a distinguerti in questa società corrotta e perversa. Possono i tuoi amici, i tuoi conoscenti dire che sei stato con Gesù? E’ la tua vita una testimonianza dell’opera della croce?

Sono tanti i giovani che sprecano la loro giovinezza perché non conoscono il Signore, ma sono anche tanti i giovani che, pur chiamandosi cristiani, non onorano il Signore, non gli rendono una degna testimonianza.

Non cercare la compiacenza degli uomini ma cerca l’apprezzamento di Cristo. Non cercare di associarti con gente che non ha il timore di Dio, ma privilegia la compagnia dei credenti.

Non usare il tempo in faccende equivoche, ma dedica la tua vita al Signore.

Non c’è molto tempo per decidere di consacrarsi al Signore, di onorarlo con una vita vissuta alla luce del Vangelo. Ora è il tempo!

Fa che quanti ti circondano possano dire che sei una persona speciale; un giovane nel quale abita la gloria di Dio. Non ti rimane ancora molto, “ancora un brevissimo tempo”.

3)”Ancora un brevissimo tempo” per testimoniare di Cristo.

Il bene più grande che puoi esprimere per i tuoi amici, per i tuoi parenti, sta nell’annunciargli la salvezza per mezzo di Gesù Cristo. Non permettere alla timidezza, al timore, di privarti della gioia di essere un annunciatore delle meraviglie del Signore.

Parla di Lui, annuncia l’opera della salvezza. Sei stato chiamato a raccontare quello che il Signore ha fatto nella tua vita. C’è molta più gente di quanto tu possa pensare che sta aspettando che qualcuno gli parli del Signore. Sii tu questo “qualcuno”.

Il tempo scorre velocemente e, prima che ce ne accorgiamo, se il Signore non torna prima, ci ritroveremo vecchi a rimpiangere le occasioni perdute ed a chiedere perdono al Signore per la nostra negligenza.

L’annuncio del Vangelo non è stato affidato agli angeli, ma ad uomini e donne fedeli che hanno fatto di Cristo il loro Signore e Salvatore. La salvezza di quanti ti circondano dipende da te e, un giorno, sarai chiamato a renderne conto se non sei stato fedele nell’annuncio della verità.

Abbiamo a disposizione “ancora un brevissimo tempo” per annunciare il Vangelo; non lasciamoci sfuggire nessuna opportunità.

Quando saremo nella presenza del Signore, nel riposo, il tempo del servizio sarà passato ed anche il tempo di rendere la nostra testimonianza.

“Ancora un brevissimo tempo e colui che ha da venire verrà”.

Gesù ritorna! Sembra già di vederlo sulle nuvole Ogni giorno potrebbe essere l’ultimo, ogni occasione l’ultima possibilità, ogni culto l’ultima celebrazione sulla terra.

Il pensiero del suo ritorno deve essere per noi la nostra salvaguardia contro ogni testimonianza ed uno stimolo nel servizio.

Sapere che il Re ritorna, fortifica le nostre mani quando sono stanche e ci aiuta a correre la corsa con pazienza e perseveranza, senza perderci d’animo. Non ci rimane molto da attendere.

“Ancora un brevissimo tempo, e colui che ha da venire verrà e non tarderà”.

 

 

       

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                               

di  Angelo Gargano

Pubblicato da Risveglio Pentecostale

 

 

 

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