Brevi
meditazioni bibliche dal Risveglio Pentecostale
di Guido Scalzi
La scelta migliore
“Signore, a chi ce ne andremmo noi? Tu hai parole di vita
eterna”
(Giovanni 6:68-69)
La circostanza a cui si riferiscono queste parole è ben nota. Il
divino Maestro aveva parlato della necessità di mangiare il suo corpo e di bere
il suo sangue, ed i suoi ascoltatori si erano scandalizzati perché avevano materialisticamente pensato che Gesù stesse parlando della
sua carne e del suo sangue reali, e non avevano capito che Gesù stava parlando
spiritualmente. Perciò con infinita pazienza egli cercò di spiegar loro che
aveva parlato solo spiritualmente. Ecco le sue parole: “E’ lo spirito quel
che vivifica; la carne non giova a nulla; le parole che vi ho detto sono
spirito e vita”.
Due realtà
Due realtà: una materiale, l’altra spirituale.
La realtà spirituale tante volte viene spiegata con esempi del
mondo materiale, ma si sa che la materia non giova a nulla, come dice Gesù; è
solo la realtà spirituale che ha valore. Ma tant’è, quegli uomini non
compresero il linguaggio spirituale, si scandalizzarono e, come dice il
Vangelo: “da allora molti dei suoi discepoli si ritrassero indietro e non
andavano più con lui”. Erano stati con lui quando aveva guarito i loro
malati, quando aveva scacciato i loro demoni, quando aveva moltiplicato il loro
pane; ora che cominciava a parlare spiritualmente, lo abbandonarono; se ne
ritornarono alle loro case, alle loro famiglie, alle loro occupazioni.
Anche oggi avviene lo stesso, tanto che per trattenere le anime
nelle chiese si deve evitare di annunciare la parola pura della verità e
bisogna usare tranelli e creare attività sociali e stabilire sale da giuoco e
divertimenti. Gesù sapeva che molti lo avrebbero abbandonato: eppure non evitò
di annunciare la verità. Oggi molti evitano di annunciare la verità per paura di
essere abbandonati o di scandalizzare o per altri motivi. Ma la Parola pura di
Dio deve essere proclamata apertamente e chiaramente.
Essa non può essere adulterata ne falsificata per adattarla alla
mente degli uomini, a seconda delle loro voglie e delle loro vedute: è la mente
degli uomini che si deve assoggettare alla Parola di Dio: “… non procedendo
con astuzia né falsificando la Parola di Dio, ma mediante la manifestazione
della verità raccontando noi stessi alla coscienza di ogni uomo nel cospetto di
Dio” (2 Corinti 4:2).
Due strade
Ma non tutti abbandonarono Gesù. I dodici rimasero con lui. Gesù
guardò a lungo le spalle di quelli che lo lasciavano, alcuni decisi, altre
forse dubbiosi, altri pensierosi; ed alla fine, si guardò attorno; c’erano solo
i suoi dodici discepoli. Non disse nulla di quelli di quelli che se n’erano
andati. Guardò ad uno ad uno quelli ch’erano rimasti, e poi disse: “Non ve
ne volete andare anche voi?” Gesù non trattiene nessuno con la forza; lascia
agli uomini la loro libertà: possono scegliere di abbandonarlo. Ora i discepoli
sapevano che seguendo Gesù avrebbero
incontrato delle difficoltà e sarebbero andati contro corrente; infatti erano i
soli rimasti. “Non ve ne volete andare anche voi?” Vi ho chiamati a
seguirmi, ma non siete obbligati a farlo. Se mi seguite, io manterrò le mie
promesse – io sono il fedele. Certo, oggi non avete compreso molto di quello
che ho detto, eppure siete rimasti; avete avuto fede in me. Così è: anche
quando non comprendete qualche cosa, continuate a credere in me, ed avrete
vittoria. – Tutto questo era contenuto nella domanda di Gesù: “Non ve ne
volete andare anche voi?”.
La maggioranza se ne era andata via. Come sono fallaci le
maggioranze! Anche oggi, tanto spesso, gli uomini seguono le maggioranze, le
cose grandi, le organizzazioni numerose, i gruppi più forti, senza domandarsi
se c’è Gesù in quella maggioranza; perché una maggioranza senza Gesù è zero, ma
una minoranza con Gesù, forma la più potente maggioranza del mondo. Perciò Gesù
dice nella sua parola che la via che porta alla vita eterna è stretta e che
sono pochissimi quelli che la percorrono.
Alla domanda di Gesù, Pietro rispose con un’altra domanda: “Signore,
a chi ce ne andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna”. Non parlava solo
per se stesso, ma parlava anche per gli altri che erano rimasti, interpretando
il loro pensiero, perché li conosceva e sapeva quel che pensavano e come il
loro cuore ardeva d’amore per il Maestro. E’ vero, c’era anche Giuda tra i rimasti;
e Giuda non era rimasto per amore; ma Pietro era generoso e, d’altra
parte, che ne sapeva lui delle
macchinazioni del traditore? La domanda di Pietro contiene una verità
incontrastabile: non è mai bene lasciare una posizione prima di averne trovata
una migliore. Ogni posizione ha le sue spine; quella era forse una spina,
qualche cosa che non era facilmente comprensibile; ma Gesù era sempre Gesù.
Dove ce ne andremmo noi? Ammesso che volessimo andar via, dove dovremmo andare?
Dove potremmo trovare uno migliore di te? A chi ce ne andremmo noi? Se ce ne
ritorniamo nel mondo, non troveremo altro che inganno e falsità. Se ritorniamo
nel peccato, non troveremo altro che rovina e morte. Se ritorniamo alla pratica
della nostra religione formale, dovremo sottostare alle direttive di uomini
deboli e peccatori come noi. A chi ce ne andremo? E Pietro aggiunge una
constatazione che spiega completamente la scelta sua e degli altri. Eccola: “Tu
hai parole di vita eterna: e noi abbiamo creduto ed abbiamo conosciuto che tu
sei il santo di Dio”. In altre parole, Pietro voleva dire che solo Gesù aveva
parole che davano vita, perché era l’inviato di Dio; solo Gesù aveva potere di
dar la vita eterna a coloro che credevano in Lui. Pietro credette,
Giacomo credette, Giovanni credette,
tutti gli altri, eccetto uno, credettero e furono
salvati ed ebbero la vita eterna. Milioni di altri dopo di loro hanno creduto e
sono stati salvati. Io ho creduto in Gesù, l’ho accettato nel mio cuore, e sono
stato salvato: ora cammino verso la patria eterna, come un pellegrino che
attraversa una contrada non sua, un deserto, diretto verso la sua città,
l’eterna città, in cui un giorno abiterà con Cristo.
E’ arrivato anche per te il momento di fare una scelta. Forse
finora hai accettato un modo di vivere che ti è stato imposto dalla tradizione,
senza che tu abbia avuto la possibilità di fare una libera scelta. Oggi Gesù ti
propone di scegliere Lui e di seguirlo su una strada più perfetta, in comunione
più stretta con Lui. Non ti associare con la maggioranza, che vive una vita
scialba, priva della luce della fede e della presenza di Gesù. Solo in Lui
troverai verità e vita.
di Guido Scalzi
Pubblicato da Risveglio
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