Brevi
meditazioni bibliche da
Cristiani Oggi
di F. Davide Scianna
Il fotografo dell’anima
"Ma, o Signore degli eserciti, giusto giudice che scruti le reni ed il cuore"
(Geremia 11:20)
In qualche angolo della propria casa, ognuno di noi avrà
conservato delle fotografie come ricordo di qualche evento particolare. Col
tempo, riguardandole, riaffiorano alla nostra mente determinati episodi legati
al passato. Se però invitiamo qualcun altro a guardarle, difficilmente saprà
scoprire il nostro stato d’animo in quella particolare occasione impressa nella
foto.
A differenza degli uomini, Dio invece conosce ciò che si trova
nell’animo umano, in qualsiasi momento della nostra vita: “Ma, o Signore
degli eserciti, giusto giudice, che scruti le reni ed il cuore…”
(Geremia 11:20).
Il Signore conosce addirittura ciò che risiede nel cuore degli
uomini che sono lontani da Lui: “Il Signore conosce i pensieri dell’uomo, sa
che sono vani” (Salmo 94:11). E l’apostolo Paolo afferma: “Tutti hanno
peccato e sono privi della gloria di Dio” (Romani 3:23).
Viviamo in un’epoca nella quale tanti problemi dell’umanità sembra
che possano trovare una soluzione nella moderna tecnologia. Ad esempio è
possibile fare ricorso a particolari strumenti avanzati che permettono di
conoscere la crescita di un feto nel grembo di sua madre e di scoprire negli
adulti la presenza di qualche grave malattia.
Queste attrezzature possono “fotografare” soltanto il corpo di un
essere umano, non certamente lo spirito, l’anima sua.La
condizione spirituale e morale dell’uomo la conosce soltanto il Signore: “Il
cuore è ingannevole più d’ogni altra cosa, ed insanabilmente
maligno; chi potrà conoscerlo?” (Geremia 17:9).
Nel caso inverosimile in cui l’uomo riuscisse a fotografare ciò
che ha nel cuore, resterebbe perplesso ed inorridito dinanzi alla scoperta che
magari “è di animo doppio, instabile in tutte le sue vie” (Giacomo 1:8).
La Parola di Dio può fotografare l’anima, mettendo a nudo la
condizione spirituale e morale dell’uomo. Con i mezzi che l’uomo possiede può
arrivare a “fotografare” le parti interne del nostro corpo, per vedere se c’è
qualcosa che non va, ma non può andare oltre.
Soltanto la Parola di Dio può analizzare e fotografare la
condizione del cuore: “Infatti la Parola di Dio è vivente ed efficace, più
affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere
l’anima dallo spirito, le giuntura dalle midolla; essa giudica i sentimenti ed
i pensieri del cuore” (Ebrei 4:12). Essa penetra dove l’uomo non può
arrivare e descrive la sua condizione interiore. Questa è una delle ragioni per
cui l’uomo ha paura di lasciarsi fotografare da Colui che conosce la sua anima.
Cerca di starsene lontano, perché non vuole vedere e conoscere la sua
condizione interiore. La Parola fotografa e giudica i sentimenti dell’uomo e
porta in superficie il peccato poiché: “Tutti hanno peccato…”.
La Scrittura inoltre pone davanti all’uomo l’immagine chiara della misericordia
di Dio e la soluzione per guarire dalla malattia: “Se confessiamo tutti i
nostri peccati, Egli è fedele e giusto da perdonarci da ogni iniquità” (I Giovanni
1:9). L’Evangelo ci fa vedere tutto, ci mostra la nostra condizione di
malati, di perduti, di uomini e donne senza speranza, insieme, però,
all’immenso amore di Dio: le foto sono chiare e limpide.
Se siamo così propensi ad andare dai medici, che attraverso una
semplice ecografie possono fotografare l’interno del nostro corpo, non
trascuriamo la condizione della nostra vita spirituale! E’ necessario, per la
nostra vita terrena, che ci lasciamo fotografare lo spirito e l’anima dalla
Parola di Dio.
Non disperiamo se scopriamo qualcosa che non va, qualche malattia
interiore molto grave, ravvediamoci perché Dio stesso, in Cristo Gesù, ha
provveduto il rimedio, la nostra completa guarigione.
di F. Davide Scianna
Pubblicato da Cristiani Oggi
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