Brevi meditazioni bibliche da Cristiani Oggi
di Francesco Davide Scianna
Il Messaggio Di Dio
Quando il popolo di Giuda ritornò dalla cattività babilonese, la
casa del Signore era in declino, trascurata e nessuno ne prendeva cura. Dio,
allora, esortò il Suo popolo: “Vi sembra
questo il momento di abitare nelle vostre case ben rivestite di legno, mentre
questo tempio è in rovina? … Riflettete bene sulla vostra condotta!” (Aggeo 1:4,5).
Dio non ha mai agito senza aver prima rivelato la Sua volontà agli
uomini. Ancora oggi Gesù offre la possibilità di riparare un tempio che è stato
trascurato da lungo tempo. Il Suo è un vero e proprio messaggio di ravvedimento
spirituale.
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L’assenza del risveglio
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“Riflettete bene sulla vostra
condotta! Avete seminato molto ed avete raccolto poco; voi mangiate, ma senza
saziarvi; bevete, ma senza soddisfare la vostra sete; vi vestite, ma non c’è
chi si riscaldi; chi guadagna un salario lo mette in una borsa bucata … Voi vi
aspettavate molto ed ecco v’è poco; ciò che avete portato in casa, io l’ho
soffiato via. Perché? … A motivo della mia casa che è in rovina” (Aggeo 1:5-6,
9).
La conseguenza di un attaccamento ai valori puramente terreni è la
privazione della benedizione celeste: “Perciò
il cielo, sopra di voi, è rimasto chiuso; non c’è stata rugiada e la terra ha
trattenuto il suo prodotto. Io ho chiamato la siccità sul paese, sui monti, sul
grano, sul vino, sull’olio, su tutto ciò che il suolo produce, sugli uomini,
sul bestiame e su tutto il lavoro delle mani” (Aggeo 1:10, 11).
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La necessità del risveglio
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Grazie a Dio però, ieri come oggi, ci sono stati degli uomini che hanno
ascoltato il messaggio della Sua Parola e si sono ravveduti. Il Signore ha
risvegliato il loro spirito. Il messaggio non cambia, il Signore risveglia i
cuori di coloro che prestano attenzione alla Sua Parola e vogliono vivere alla
Sua presenza, senza trascurare la Sua assemblea.
Se siamo tra coloro che stanno chiedendo un risveglio, dobbiamo
sapere che il Signore risveglia i cuori di coloro che ascoltano la Sua Parola,
che vivono per questo e partecipano assiduamente ai culti e che hanno messo Lui
al primo posto nella propria.
Se non stiamo umilmente alla Sua presenza, e non ascoltiamo il
messaggio che manda, come può lo spirito nostro essere risvegliato? Cosa
potremo mai realizzare di buono per la nostra vita spirituale stando
comodamente nelle nostre case?
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I risultati del risveglio
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L’esperienza del risveglio è qualcosa di visibile perché è
strettamente legata al servizio cristiano. Quando chiediamo il risveglio è
necessario che teniamo le nostre orecchie attente alla voce di Dio: “Allora Zorobabel,
figlio di Sealtiel, e Giosuè, figlio di Iosadac, il sommo sacerdote, e tutto il resto del popolo,
ascoltarono la voce del Signore, loro Dio, e le parole del profeta Aggeo che
portarono il messaggio che il Signore, loro Dio, gli aveva affidato … Il
Signore risvegliò lo spirito di Zorobabel … di Giosuè
… di tutto il resto del popolo” (Aggeo 1:12, 14).
Se questi uomini sono stati risvegliati significa che prima essi
si trovavano in uno stato di torpore spirituale. Quando arriva il risveglio si
verifica una inversione delle priorità. Se prima erano più importanti le nostre
case e tutto ciò che esse racchiudono, adesso al primo posto viene posta
l’opera di Dio: si prendono a cuore le cose del Signore.
Un vero risveglio si distingue anche per la generosità del popolo:
non si lavora più per se stessi, ma si cerca la maggior gloria di Dio.
Lo Spirito Santo vuole usare tutti noi, per edificare il tempio, e
per l’avanzamento del Suo regno. Siamo noi pronti? O siamo impegnati in cose
futili come l’antico popolo di Giuda al tempo del profeta Aggeo? Se stiamo
curando i nostri interessi e trascurando quelli di Dio e le Sue cose vuol dire
che abbiamo bisogno di un vero risveglio.
Se nel nostro cuore c’è il desiderio di servire il Signore, non
dobbiamo temere che lo Spirito Santo terrà desta la nostra vita.
Il messaggio del risveglio è questo: “Mettetevi al lavoro! Perché io sono con voi” (Aggeo 2:4); ed il
suo risultato è appunto il servizio.
Dio vuole un popolo che invece di nascondersi dietro le colonne
della pigrizia e dell’indolenza, diventi la colonna del suo Tempio!
Mettiamoci al lavoro, perché il Signore è con noi.
di Francesco Davide Scianna
Pubblicato da Cristiani Oggi
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