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Stress: il logorio della vita
Le autorità sanitarie stimano che il tasso
di mortalità dovuto a cause legate allo stress continui ad aumentare. Le
perdite economiche a motivo dell’assenteismo sul posto di lavoro, per gli
effetti correlati allo stress, diventano sempre più gravi.
Un’epidemia invisibile
Quest’invisibile epidemia può interessare
chiunque. Molte circostanze nella vita possono comportare un maggiore carico di
stress, basta pensare alla morte di un parente, alle difficoltà finanziarie,
alle malattie, ai contrasti familiari, ecc. comunque, anche eventi piacevoli lo
producono: le nozze, un bambino che nasce, un nuovo lavoro, un trasloco in un
appartamento più ampio, ecc. Il nostro organismo reagisce sia alle cause
spiacevoli che a quelle piacevoli di maggiore preoccupazione. Si verifica così
un’accentuata produzione di adrenalina per aumentare la circolazione sanguigna
e di steroidi per fornire una superiore quantità di glucosio ai muscoli si da
renderci capaci di vincere appunto lo stress. Il meccanismo ci aiuta a superare
i momenti di maggiore pressione.
Il problema sorge quando siamo
particolarmente sovraccarichi di impegni, di responsabilità e di lavoro. Allora
gli ormoni sono continuamente in circolo nell’organismo al punto da
“avvelenarlo”. Ciò produce ipertensione, emicrania, eccessiva tensione nervosa,
aumento del battito cardiaco ed affaticamento.
I rimedi possibili
Lo stress comprende specifiche implicazioni
anche per i credenti. I cristiani dovrebbero essere i più creativi ed
equilibrati individui sulla terra, ma purtroppo non sempre è così. Una delle
migliori soluzioni è la preghiera, nella quale chiedere al Signore Gesù Cristo
di aiutarci innanzi tutto a stabilire delle priorità. Non possiamo pensare di
essere in grado di soddisfare tutte le possibili esigenze in un momento.
Possiamo influenzare l’ambiente che ci
circonda con scelte sagge. I pettegolezzi sono contagiosi. Lo spirito critico è
utile, ma entro limiti che rivelano un positiva attitudine interiore, e quando
corrisponde alla valutazione e non al disprezzo! Il cinismo produce sospetto e
scoraggiamento. Il rumore eccessivo aggiunge motivi di stress, mentre la quiete
comporta maggiore serenità. Possiamo contribuire a creare un ambiente più
calmo, meno pesante rimovendo le cause di stress. In famiglia occorre creare
un’atmosfera nella quale possiamo trovarci a nostro agio, dove i motivi di
stress non sono amplificati anzi attenuati. La pace deve caratterizzare la vita
di una famiglia cristiana, nella quale regna Gesù, il Signore della vita e
dell’unione coniugale.
E’ necessario perciò fare attenzione alle
parole che usiamo, al tono della nostra voce, ai gesti che compiamo. Perfino
nelle circostanze più dolorose possiamo scegliere i termini da utilizzare. Se
abbiamo problemi con gli sbalzi d’umore è opportuno che invochiamo l’aiuto di
Dio! Non permettiamo agli altri, però, di rovinarci la giornata, quando a causa
di eccessiva pressione, il nostro umore è suscettibile di mutamenti che
potrebbero peggiorarlo. Se gli altri sono di cattivo umore, questo è problema
loro, per quanto ci riguarda dobbiamo imparare ad esercitare pazienza per
essere calmi e pacifici!
Dobbiamo inoltre imparare a “chiudere il
cerchio”! ogni lavoro non portato a termine o impegno incompiuto è un cerchio
aperto. Finché le cose continueranno a frullarci in testa perché non abbiamo
potuto concluderle, assorbiranno ancora tante delle nostre energie.
Infine, aspettiamoci di compiere ancora
degli errori. Soltanto chi non fa nulla non ne commette. Smettiamo di lottare
contro la corrente!
Impariamo perciò l’arte della calma
scegliendo di riposare nel Signore, soltanto così “la pace di Dio, che
supera ogni intelligenza, custodirà i nostri cuori ed i nostri pensieri in
Cristo Gesù” (Filippesi 4:7).
da Pentecostal Evangel
"Il
Faro." torna indietro