Articolo
pubblicatto dal quotidiano “REPUBBLICA”
il 10/07/2007
Documento voluto da papa Ratzinger
"L'unica chiesa di Cristo è quella cattolica"
CITTA' DEL VATICANO - Roma
contro Lutero e la Riforma per affermare il primato del Papa e della chiesa
cattolica sulle altre. Perché Cristo ha costituito "sulla terra un'unica
Chiesa", che si identifica "pienamente" solo nella Chiesa
cattolica e non nelle altre comunità cristiane. E' quanto afferma il documento
"Risposte a quesiti riguardanti alcuni aspetti circa la dottrina della
Chiesa" redatto dalla Congregazione vaticana per la Dottrina della Fede,
diffuso oggi dalla Santa Sede e approvato dal Papa che ne ha ordinato la
pubblicazione.
Il testo è firmato dal Prefetto della Congregazione, il cardinale William
Levada, e dal segretario, monsignor Angelo Amato e porta la data del 29 giugno,
solennità dei santi Pietro e Paolo, scelta, evidentemente, non a caso. Come non
a caso arriva una precisazione sul Concilio Vaticano II: "Nel periodo
postconciliare - dice l'articolo - la dottrina del Vaticano II è stata oggetto,
e continua ad esserlo, di interpretazioni fuorvianti e in discontinuità con la
dottrina cattolica tradizionale sulla natura della Chiesa: se, da una parte, si
vedeva in essa una 'svolta copernicana', dall'altra, ci si è concentrati su taluni
aspetti considerati quasi in contrapposizione con altri. In realtà - spiega la
congregazione - l'intenzione profonda del Concilio Vaticano II era chiaramente
di inserire e subordinare il discorso della Chiesa al discorso di Dio".
Nel testo si legge anche che il Vaticano riconosce nelle altre comunità
cristiane non cattoliche, in particolare nella Chiesa ortodossa, l'esistenza
"numerosi elementi di santificazione e di verità". Ma vi sono anche -
indica il documento della Congregazione per la Dottrina della Fede pubblicato
oggi - "carenze", in quanto tali confessioni non riconoscono "il
primato di Pietro", ovvero del Papa di Roma. Tale primato - avverte
tuttavia la nota - "non deve essere inteso in modo estraneo o concorrente
nei confronti dei vescovi delle Chiese particolari".
Sì al dialogo anche con le chiese "particolari" ma, afferma l'ex
Sant'Uffizio, "perché il dialogo possa veramente essere costruttivo, oltre
all'apertura agli interlocutori, è necessaria la fedeltà alla identità della
fede cattolica". Le comunità protestanti, nate dalla riforma luterana del
XVI secolo, non possono essere considerate, dalla dottrina cattolica,
"chiese in senso proprio", in quanto non contemplano il sacerdozio e
non conservano più in modo sostanziale il sacramento dell'Eucarestia.
"L'identificazione della Chiesa di Cristo con la Chiesa cattolica - è
quanto afferma in un'intervista monsignor Angelo Amato - non è da intendersi
come se al di fuori della chiesa cattolica ci fosse un 'vuoto ecclesiale', dal
momento che nelle chiese e comunità ecclesiali separate si danno importanti
'elementa ecclesiae'". "Il volto nuovo della Chiesa - aggiunge - non
implica rottura ma armonia in una comprensione sempre più adeguata della sua
unità e della sua unicità".
Il segretario della Congregazione spiega anche perché sia stato scelto, nel
documento, lo stile delle domande con risposte. "E' un genere - osserva -
che non implica argomentazioni diffuse e molto articolate, proprie ad esempio
delle Istruzioni o delle Note dottrinali. Nel nostro caso invece si tratta di
alcune brevi risposte a dubbi relativi alla corretta interpretazione del
Concilio".
(10 luglio 2007)
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Reazioni
evangeliche al nuovo documento vaticano |
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Le dichiarazioni
degli esponenti di importanti organismi protestanti "Un vistoso
passo indietro nei rapporti ecumenici, ma il dialogo deve continuare" |
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In seguito alla presentazione avvenuta oggi
del nuovo documento della Congregazione per la dottrina della fede "Risposte
a quesiti riguardanti alcuni aspetti circa la dottrina sulla Chiesa",
in cui si afferma che solo la Chiesa cattolica possiede "tutti gli
elementi della Chiesa istituita da Gesù", il presidente della Federazione delle
chiese evangeliche in Italia (FCEI), pastore Domenico Maselli, ha
rilasciato la seguente dichiarazione: Secondo la Riforma protestante gli
elementi originali delle chiese sono la pura predicazione del vangelo e la
corretta amministrazione dei sacramenti: "Questo e nient’altro deve
essere visto come espressione autentica dell’unica chiesa di Cristo", ha
dichiarato il pastore Thomas Wipf, presidente della Comunità delle chiese
protestanti in Europa – Comunione di Leuenberg (CPCE), organismo che
conta 105 chiese membro luterane, riformate, unite, metodiste dell’intero
continente, che grazie all'accordo del 1973 di Leuenberg (Svizzera) si
prestano il riconoscimento reciproco dei ministeri e dei sacramenti. L’Alleanza riformata mondiale (ARM), che da anni
intrattiene dialoghi bilaterali con il Vaticano, ha scritto una lettera al cardinale
Walter Kasper, presidente del Pontificio consiglio per l’unità dei cristiani,
per chiedere chiarimenti sul documento della Congregazione per la dottrina
della fede. Tratto da NEV
- Notizie evangeliche del 10 luglio 2007 |
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